Per agenesia dentale ci si riferisce all’assenza di denti che non si sono formati in bocca. Non si tratta quindi di una malattia, bensì di un’anomalia del numero di denti, e può interessare sia denti da latte che definitivi tra incisivi, denti del giudizio o premolari. L’agenesia non provoca dolore, ma deve essere comunque trattata, poiché in base al numero di denti mancanti si possono riscontrare delle conseguenze sulla crescita alveolare e degli effetti negativi sull’estetica del sorriso.
Agenesia dentale infantile
Come già accennato, questa condizione può interessare sia i denti decidui – denti da latte – sia quelli permanenti. Tuttavia, è più comune nei denti permanenti. In questo caso, l’agenesia viene rilevata quando il bambino inizia a cambiare i denti o dopo un esame radiologico (ortopanoramica) per assicurarsi che non si tratti di un dente incluso, ossia un dente che non è spuntato e che non è visibile ma che si è formato ed è rimasto all’interno dell’osso alveolare.
Ora analizziamo perché alcune persone hanno dei denti mancanti, e quali sono le soluzioni e i trattamenti a questo problema…
Le cause
- Fattori genetici o ereditarietà: È una delle cause più frequenti. In effetti l’agenesia di un dente si può trasmettere di generazione in generazione. Se sei a conoscenza di questo rischio dovresti informare il tuo dentista già nel corso del primo consulto.
- Alcuni trattamenti medici: Alcuni trattamenti particolarmente intesi come la chemioterapia possono essere responsabili di questo problema, soprattutto se vengono effettuati durante lo sviluppo della dentizione.
- Disturbi che vanno a colpire il feto: Alcuni disturbi come una carenza di vitamina D, un’infezione o un forte trauma emotivo possono causare l’assenza della formazione del germe dentario nel feto.
- Evoluzione: l’agenesia dei denti del giudizio sta diventando sempre più comune ed è semplicemente dovuta all’evoluzione umana. Le nostre mascelle si sono rimpicciolite nel tempo e questo significa che abbiamo spazio per meno denti.
Quali sono i trattamenti disponibili?
Fino a quando il bambino non ha terminato lo sviluppo non può ricevere un impianto. Se il dente mancante è un premolare si cercherà di conservare il dente da latte il più a lungo possibile, in modo da mantenere lo spazio tra i denti e conservare l’osso. In questo modo terminata la crescita (circa18 anni) si potrà installare un impianto.
Se il dente mancante è un incisivo occorre agire in modo diverso. In questo caso il dente da latte non può sostituire un dente definitivo poiché ha dimensioni e colore molto diversi, e occorre installare un ponte, in modo da conservare lo spazio che permetterà di fissare un impianto dentale una volta terminata la fase di sviluppo del bambino.
Un’altra solzuione possibile è quella di applicare l’apparecchio ortodontco fisso con uno dei seguenti due obiettivi:
- creare uno spazio sufficiente all’installazione di un impianto o di una protesi in una seconda fase,
- avvicinare i denti per chiudere gli spazi.
Denti del giudizio
Il 25 % della popolazione presenta un’agenesia dei denti del giudizio. Non si tratta assolutamente di una condizione di cui preoccuparsi. Il dentista effettuerà una radiografia panoramica per accertarsi che effettivamente non siano presenti i denti del giudizio.
In conclusione, se ti accorgi che i denti da latte del tuo bambino non cadono, o se non vengono sostituiti dai denti definitivi, consulta il tuo dentista. Dopo aver esaminato la radiografia potrà consigliare il trattamento più giusto.
Alle persone in età adulta di solito viene consigliata l’installazione di un impianto dentale, alle volte dopo allineamento con terapia ortodontica fissa.