Sulle nostre tavole finiscono quotidianamente alimenti e bevande che apportano una quantità eccessiva di zuccheri semplici. Le molecole vengono subito assorbite dall’organismo e questo comporta un rapido incremento della glicemia e dei livelli di insulina nel sangue.
Di zuccheri semplici abbonda la dieta occidentale, come conferma la nuova pubblicazione. Il problema è molto sentito negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Australia.
Le conseguenze di questo trend sulla salute pubblica sono prevedibili: aumento del sovrappeso e dell’obesità, maggiore incidenza del diabete e della sindrome metabolica; non meno importante l’insorgenza di carie e problemi dentali.
Gli strumenti per arginare la diffusione degli zuccheri semplici esistono e sono molteplici, basterebbe cercare di adottare abitudini di vita migliori e più sane, sia a livello personale/familiare, che a libello sociale.
Sarebbe cosa positiva ridurre la disponibilità di bibite zuccherate nei distributori delle scuole, abolire gli spot in tv, realizzare campagne informative destinate ai bambini ed etichettare in maniera più chiara gli alimenti sotto accusa. Una lattina di bibita gassata contiene almeno dieci cucchiaini di zucchero, un succo di frutta può arrivare a cinque.
Un piccolo sacrificio potrebbe rivelarsi nel lungo termine un vantaggio.
Basta pensarci, non costa poi così tanto!