I denti del giudizio, o terzi molari, si formano durante l’infanzia e solitamente spuntano tra i 15 e i 25 anni. Se in passato si tendeva a rimuoverli il più presto possibile, al giorno d’oggi i dentisti preferiscono effettuare l’estrazione dei terzi molari solo nei casi in cui questa si renda necessaria. È quindi importante mantenere sotto controllo la crescita dei denti del giudizio, per essere pronti a intervenire nel caso in cui fosse necessario estrarli per evitare che possano causare problemi al resto del cavo orale.
QUANDO È NECESSARIO INTERVENIRE? Se il dente del giudizio erompe regolarmente, allineandosi con il resto della dentatura e senza creare alcun problema al mantenimento di una corretta pulizia e igiene, non è necessario né consigliabile procedere alla sua estrazione. In passato l’avulsione veniva consigliata a prescindere, anche come misura preventiva, al fine di poter intervenire sugli ottavi negli stadi precoci, quando le radici non sono ancora completamente formate e l’estrazione risulta quindi più agevole.
Ora invece l’atteggiamento prevalente in ambito dentistico è maggiormente conservativo, e si preferisce procedere all’avulsione solo quando strettamente necessaria. Ecco i principali casi in cui è necessario intervenire:
1) Quando il dente del giudizio si caria o è interessato da ascessi o cisti. In questi casi è sconsigliato procedere a un’otturazione o una devitalizzazione, anche in considerazione della difficoltà di mantenere un’igiene orale ottimale in una zona così scomoda della bocca.
2) Quando il dente del giudizio cresce storto. In questo caso gli ottavi possono ostacolare l’igiene dentale ed esporre i denti vicini al rischio di carie, gengiviti e ascessi, o addirittura spingere sugli altri denti e minare un corretto allineamento delle arcate: in alcuni casi, non trovando spazio, gli ottavi possono addirittura crescere in senso orizzontale.
3) Quando il dente è spuntato solo parzialmente. Se lo sviluppo è incompleto, il cavo orale viene esposto al rischio di nascita di focolai batterici o infiammazioni gengivali.
COME AFFRONTARE L’ESTRAZIONE DI UN DENTE DEL GIUDIZIO – Sebbene l’estrazione di un dente del giudizio possa generare ansia in chi si deve sottoporre all’operazione, è bene ricordare che si tratta di un intervento ormai di routine, con un’incidenza di complicazioni estremamente limitata e con un periodo di guarigione molto breve, in genere di 1-3 giorni. L’intervento viene svolto in anestesia locale, dopo aver verificato la posizione delle radici attraverso radiografia panoramica. In alcuni casi, nei giorni precedenti l’intervento, il dentista può prescrivere un antibiotico per prevenire eventuali infezioni.